ór|lo
s.m.
av. 1313; lat. * ōrŭlu(m), dim. di *orum, der. di ora.
AU 1. margine estremo di una superficie, di un oggetto: non posare il bicchiere sull’orlo del tavolo, riempirsi il piatto fino all’orlo, un piatto, un bicchiere dall’orlo dorato 2a. lembo estremo di un tessuto ripiegato su se stesso e cucito in modo da impedirne lo sfilacciamento: fare l’orlo ai pantaloni, allungare l’orlo di una gonna 2b. striscia di stoffa, pelliccia e sim. riportata come motivo ornamentale lungo il margine di un abito, di un accessorio e sim.: il colletto del cappotto è rifinito con un orlo di pelliccia, fare un orlo di pizzo a una tovaglia 3. fig., limite estremo: ricordati che la mia pazienza è all’orlo!; essere sull’orlo del precipizio: essere in una situazione di grave difficoltà, spec. economica; essere sull’orlo della fossa: essere prossimi alla morte 4.TS tecn. piegatura e battitura di un metallo 5.TS mar. bordo di un’imbarcazione 6.TS arald. => cinta 7.TS arm. => orlatura 8.LE momento estremo, termine di un periodo: quello spirito ch’attende, | pria che si penta, l’orlo de la vita (Dante)
Polirematiche
punto a orlo loc.s.m. TS artig. tipo di cucitura comunemente impiegato per fissare un orlo