lamentare
   
     
      
       
      
      
      
                     
       
                    
       
      
      
 
 
  
       
      
       
       1ª metà XIII sec; lat. lamentāre, v. anche lamento.
 
                               
  
          
         
            
            
FO
1. v.tr., considerare con rincrescimento: tutti lamentano la sua mancanza
2. v.tr., impers., spec. nel linguaggio giornalistico, attestare con rammarico: si lamentano numerosi scontri nei territori di confine, nonostante la gravità dell’incidente non si lamentano vittime
3. v.tr., estens., rilevare con deplorazione: l’opinione pubblica lamenta gravi disservizi nei trasporti, si lamenta una grave crisi morale e istituzionale
4. v.intr. (essere) LE lamentarsi: odi poi lamentar fra l’altre meste | Enone di Parìs e Menelao | d’Elena (Petrarca), la trista e ria novella | che d’amorosa doglia fa penarlo, | affligger, lamentare (Ariosto)
5. v.intr. (essere) LE accusare: non io lamento perfida | la mia fanciulla (Carducci)        
        
        
        
        
 
           
 
 
 
          
        
        
           
       
        
        
                
        
             
 
            
        
           
 
            
 
            
        
               
                  
           
 
      
      
      
 
 
         
      
 
 
                                         
                
 
    
 
 
    
 
                    
                    
                            
                     
                      
                                              
     
                                    
 
         
           Il dizionario di italiano dalla a alla z