collettore

col|let|tó|re

agg., s.m.

av. 1348; dal lat. tardo collectōre(m), der. di colligĕre “raccogliere”.

1. agg. BU che raccoglie
2a. s.m. TS burocr. chi, in alcune amministrazioni pubbliche, è addetto alla raccolta, al ricevimento o all’esazione spec. di denaro: collettore del lotto, collettore delle tasse, delle imposte, collettore postale | TS stor. esattore fiscale inviato dalla Santa Sede nelle varie nazioni per raccogliere le decime
2b. s.m. CO estens., chi raccoglie denaro, firme e sim.: è stato il maggior collettore di tangenti del suo partito, è il collettore delle firme per la petizione
2c. s.m. OB collezionista: collettore di manoscritti antichi
3. s.m. TS geol. => bacino collettore
4. s.m. TS tecn. tubazione che raccoglie o distribuisce liquidi o fluidi di varia natura e provenienza
5. s.m. TS idraul. qualsiasi condotto in cui ne confluiscono altri di minore importanza | negli impianti idroelettrici, ramo di condotta forzata dal quale si dipartono i condotti di alimentazione delle turbine | negli impianti di scarico delle costruzioni civili, tubazione orizzontale che collega le basi delle tubazioni verticali con le fogne esterne | canale principale della rete di fognature urbane | negli impianti di bonifica, canale che raccoglie l’acqua e la convoglia all’impianto idrovoro
6. s.m. TS elettr. organo delle macchine elettriche rotanti che rende possibile il passaggio di corrente tra i circuiti elettrici mobili e quelli fissi
7. s.m. TS elettron. nei transistor, zona in cui si raccolgono le cariche elettriche provenienti dall’emettitore
8. s.m. TS metall. sostanza usata in alcune operazioni di separazione dei minerali dalla ganga, per aumentare l’idrorepellenza del materiale
9. s.m. TS anat. struttura anatomica che raccoglie liquidi organici, bile, orine e sim., e li convoglia nelle strutture maggiori di raccolta

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