à|pi|ce
s.m.
1494 nell'accez. 3a; dal lat. apĭce(m), di orig. incerta, forse etrusca.
CO 1a. la parte più alta, cima, punta: l’apice del monte 1b. fig., il grado più alto di un sentimento, di una condizione, ecc.: essere all’apice della felicità, raggiungere l’apice della carriera 2.TS anat., bot. parte estrema di un organo, gener. di forma appuntita: apice del cuore 3a.CO segno diacritico a forma di piccola barretta verticale (’) che si pone spec. in alto a destra di numeri o lettere, con varie funzioni (ad es. nelle trascrizioni fonetiche o in matematica) |BU lett., fig., in frasi negative, niente, nulla: non toglie né cangia un apice nella felicità di alcun genere di animale (Leopardi) 3b.TS tipogr. => esponente 4.TS ling. => apice sillabico 5.TS astron. punto della sfera celeste verso cui è diretto il moto di un astro in un istante dato 6a.TS stor. in Roma antica, piccola verga d’olivo ricoperta di lana che ornava il copricapo del flamine | estens., il copricapo stesso 6b.TS stor. in Roma antica, sporgenza dell’elmo su cui si fissava il pennacchio
Polirematiche
apice sillabico loc.s.m. TS fon. il punto di massima intensità della voce nella sillaba